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20110603 - Comunicato stampa PDF Stampa E-mail

ACQUAMARINA: TUTELIAMO I LAVORATORI? SI!

Prime, belle risposte positive del Consiglio e della Giunta Comunale all'istanza, firmata da 750 frequentatori della Piscina Comunale e sostenuta da Segrate Nostra, che chiede di tutelare il personale di Acquamarina, la società sportiva comunale in liquidazione.
Martedì 31 maggio il Consiglio Comunale ha approvato a larghissima maggioranza dei presenti (tre astenuti, un solo voto contrario) la mozione di Segrate Nostra che chiedeva appunto a Sindaco e Giunta di impegnarsi perché la nuova gara per la gestione delle strutture sportive comunali prevedesse il reimpiego da parte dei nuovi gestori di tutto il personale attualmente in servizio presso Acquamarina.
La mozione era stata presentata il 22 aprile con le prime 100 firme e integrata il 19 maggio con altre 650 firme.

Nel frattempo, il 26 maggio, la Giunta comunale ha deliberato un “Atto di indirizzo” della gara pubblica che dovrà trovare un nuovo gestore della piscina.
La delibera prevede testualmente di “stabilire idonea premialità per l’impegno a proseguire il rapporto di lavoro con le persone già operanti nell’impianto”.

E' già qualcosa di concreto.
Continueremo a seguire con attenzione la vicenda amministrativa e solleciteremo tutte le misure che possono servire a raggiungere l'obiettivo.

Nel frattempo: grazie a chi ha firmato e ci ha dato fiducia e grazie anche all'Amministrazione comunale che si sta dimostrando sensibile alla nostra iniziativa.

3 giugno 2011
Segrate Nostra

 
20110524 - Comunicato stampa PDF Stampa E-mail

ACQUAMARINA: ascoltare la voce della città

E alla fine sono 750 le firme a sostegno della istanza indirizzata al Comune per tutelare i dipendenti di Acquamarina messi "in mobilità" dalla liquidazione della società decisa il febbraio scorso dal Consiglio Comunale. Poiché ogni firma corrisponde ad un corsista, vuol dire che la stragrande maggioranza dei frequentatori dei corsi di Acquamarina (per i minorenni ha firmato un genitore) sono tanto entusiasti della qualità degli istruttori e del personale e sono così dispiaciuti all'idea di non ritrovarli l'anno prossimo che hanno dedicato tempo e attenzione al problema e hanno rilasciato i propri dati e la propria firma per sottoscrivere la petizione.

L'istanza e le 750 firme sono inserite nella mozione presentata da Segrate Nostra che verrà discussa a breve dal Consiglio Comunale.

L'obiettivo della mozione è quello di ottenere l'inserimento di norme e criteri a tutela dei dipendenti negli atti di gara che l'amministrazione comunale sta predisponendo per affidare ad altre società la gestione degli impianti sportivi a partire dalla prossima estate. Già nell'ultima gara per l'affidamento in gestione della piscina (2009) era previsto un punteggio aggiuntivo a fronte della disponibilità alla prosecuzione del rapporto di lavoro del personale già in servizio.

Può essere una modalità. Ve ne possono essere altre. La mozione semplicemente chiede che il Consiglio Comunale faccia quel che devono fare tutti gli amministratori comunali: ascoltare la voce della città e trovare il modo migliore per dare una risposta concreta e corretta.
Niente di più, ma niente di meno: ascoltare la voce della città.

24 maggio 2011
Segrate Nostra

 
20110512 - Comunicato stampa PDF Stampa E-mail

LA 924 TORNERA' IN PIAZZA BOTTINI
Segrate Nostra porta al Comune di Milano le 600 firme per chiedere il ritorno della 924 in piazza Bottini ed il Comune di Milano assicura che questo si farà.

Marco Italia, segretario di Segrate Nostra, con Paolo Micheli e Gianfranco Rosa, consiglieri comunali, questa mattina (giovedì 12 maggio) hanno incontrato alcuni tecnici del settore viabilità e trasporti del Comune di Milano. L'incontro era stato richiesto per consegnare le oltre 600 firme raccolte tra le persone che quotidianamente utilizzano la linea di autobus ATM 924 per spostarsi da Segrate a Milano e che chiedono che nel capoluogo lombardo il capolinea torni in piazza Bottini dopo essere stato spostato in piazza Monte Titano a causa dei lavori di sistemazione della piazza iniziati circa due anni fa.

La richiesta dei cittadini metteva in evidenza che lo spostamento del capolinea ha provocato molti disagi tra i viaggiatori che per raggiungere la metropolitana di Lambrate e le fermate dei tram e autobus rimaste in piazza Bottini sono costretti ad attraversare i sottopassi della stazione - spesso bui e poco sicuri - e ad affrontare alcune rampe di scale assai disagevoli per la popolazione anziana o per chi debba portare pesi o condurre carrozzine o passeggini.

Qualche mese fa, anche su sollecitazione della raccolta di firme di Segrate Nostra, l'Amministrazione Comunale segratese si era mossa per cercare di risolvere questo problema ma, come riferito dal Comandante Giona durante una riunione di una commissione consiliare, si era presto fermata davanti al “non si può fare” da parte del Comune di Milano a cui competono le decisioni sul posizionamento delle fermate.

Le firme raccolte da Segrate Nostra (segratesi, milanesi e anche dipendenti ATM molto scontenti della nuova posizione) hanno invece smosso favorevolmente le acque e stamattina è stata presentata alla delegazione segratese il progetto che riposiziona il capolinea all'angolo tra via Viotti e piazza Bottini, a poche decine di metri dall'ingresso della stazione ferroviaria e ad altrettante dalla discesa verso la stazione della metropolitana. I tempi dello spostamento si prospettano essere abbastanza brevi e ci attendiamo che già prima dell'estate tutto sia completato.

Insomma: ancora una volta la mobilitazione della gente è riuscita dove la burocrazia aveva rinunciato. Un successo bello e incoraggiante.

12 maggio 2011
Segrate Nostra

 
20110510 - Comunicato stampa PDF Stampa E-mail

Consiglio comunale... chi?

Ancora una volta la maggioranza che governa Segrate dimostra quanto poco sia interessata al rispetto delle minime regole della democrazia. In questi giorni, infatti, viene finalmente portato all'approvazione del Consiglio comunale il bilancio preventivo e con esso il piano delle opere pubbliche.

Questo adempimento non è solo un fatto formale, ma è uno degli atti più importanti perché in buona sostanza determina tutte le attività che il Comune porterà avanti nel corso dell'anno.

Compito del Consiglio è quindi valutare che i soldi che il Comune prevede di introitare da qui al 2012 - magari con l'incremento delle tasse e delle imposte - siano coerenti con le attività e le opere che verranno messe in cantiere nello stesso periodo. Attività questa che abitualmente viene svolta prima nelle apposite commissioni e poi nella totalità del Consiglio comunale.

Non è quindi cosa da poco, perché si tratta di analizzare numeri, valutare la bontà delle attività proposte, verificare che tutto sia coerente con il programma che l'attuale amministrazione ha assicurato ai cittadini segratesi.

Ebbene: a fronte di tutto ciò, la Giunta Alessandrini che fa? Dopo diverse settimane di stallo, passate probabilmente a mettere d'accordo le diverse correnti presenti nelle forze politiche che la sostengono, nel giro di pochi giorni decide di chiudere la partita senza lasciare un tempo ragionevole ai membri del Consiglio di esaminare gli atti, valutare la documentazione, proporre eventuali emendamenti.

Qualche data, per essere chiari.

Il 28 aprile vengono convocati i consigli comunali del 5 e del 9 maggio per l'illustrazione e l'approvazione del bilancio e del piano delle opere pubbliche.

Il 2 maggio, dopo pesanti proteste da parte dei membri dell'opposizione, i due consigli vengono spostati al 9 e al 12 maggio. Il 5 maggio viene convocata la commissione bilancio per il 9 maggio, con tema "Bilancio di previsione 2011 – Bilancio di Previsione 2011/2013 – Relazione Previsionale e Programmatica 2011/2013". E l'analisi dei documenti? La valutazione della documentazione? La proposta di emendamenti?

Niente di tutto ciò: dalla maggioranza viene risposto che loro devono fare e governare e che il tempo delle chiacchiere è finito. A questo modo di fare, in pieno disprezzo di tutte le regole del normale governare, tutte le forze politiche che siedono sui banchi dell'opposizione rispondono con un "no" chiaro e forte.

"No" a chi tratta il Consiglio comunale come un inutile adempimento burocratico.
"No" a chi ritiene inutile il pensiero dei consiglieri comunali e con
essi il pensiero dei cittadini che li hanno eletti.

Per questo continueremo a lottare, oggi come nel futuro, perché i diritti della minoranza e dei migliaia di cittadini che essa rappresenta siano rispettati e difesi.

I partiti e le liste civiche di minoranza:
Insieme per Segrate
Italia dei Valori
Partito Democratico di Segrate
Segrate Nostra
Unione di Centro

 
20110508 - Comunicato stampa PDF Stampa E-mail

LETTERA APERTA AL SINDACO DI SEGRATE

Signor Sindaco,

ho un paio di richieste da farle.

Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad una improvvisa accelerazione nelle iniziative dell'amministrazione comunale di Segrate. La maggioranza da lei guidata ha presentato il calendario di un fittissimo programma di riunioni su due temi primari, il Bilancio e il PGT: tra commissioni e Consiglio, 10 incontri nel giro di 20 giorni, in orari che vanno tra le dieci del mattino al pomeriggio e alla sera dopocena. La collega Mongili, facendosi portavoce della minoranza, ha chiesto una distribuzione meno assillante degli impegni e, soprattutto, che la discussione del PGT iniziasse dopo la votazione del Bilancio: in pratica uno slittamento di una decina di giorni. Dalla maggioranza è arrivato un bel non se ne parla: il PGT è uno strumento di pianificazione che tutela l'interesse dei cittadini e “non è strumento facoltativo da approvarsi sine die”. Grande fretta.

La prima richiesta: cerchiamo di evitare, adesso e in futuro, queste accelerazioni non concordate e, per quel che mi riguarda, immotivate. Il PGT è importantissimo e su di esso si gioca il futuro del nostro territorio. Se il Consiglio si prendesse qualche giorno in più per valutarlo, non penso proprio che l'opinione pubblica si debba risentire ed escludo di dover vedere suoi elettori protestare davanti al municipio gridando “PGT subito!”. La saggezza popolare mette in guardia contro la fretta nemica del bene ed anche i suoi elettori conoscono i proverbi.

La seconda richiesta riguarda il Golfo Agricolo. Ho letto la sua intervista su Il Giorno-Martesana del 4 maggio nella quale lei sostiene i grandi vantaggi per i cittadini segratesi del “recupero” (cementificazione) dell'ultima grande area verde di Segrate. Nell'intervista lei si “arrampica sui vetri” in almeno due argomentazioni.

La prima “arrampicata” è clamorosa. Riporto letteralmente dal suo programma elettorale: “Al fine di completare il sistema segratese dei parchi, il Golfo Agricolo verrà trasformato al 90% in verde pubblico e l’area verrà preservata secondo le seguenti caratteristiche...”. Ora scopriamo dalla sua intervista che nel 10% da costruire si intende il puro perimetro delle costruzioni e che un altro 20% verrà occupato da strade, parcheggi, giardini privati, box sotterranei. Il verde pubblico si riduce così dal 90% al 70%, che magari, scopriremo a suo tempo, comprenderà strade di attraversamento, parcheggi pubblici, chioschi vari e, chissà, una bella caserma per la Guarda di Finanza.

La seconda “arrampicata” lei la fa quando le viene posta la madre di tutte le domande: “Non sarebbe meglio attendere la vendita di tutti i cantieri aperti in città prima di sbloccare altri progetti?” Riporto la sua sorprendente risposta: «La domanda abitativa non è in calo. La gente riconosce la qualità della vita di Segrate e cerca di trasferirsi nella nostra città, lo dimostra il fatto che nonostante i prezzi alti l’attenzione continui a crescere. Solo l’intervento di Redecesio Nord va a rilento».
Veramente non sapevo che anche Redecesio Nord andasse a rilento. Ma lei si è improvvisamente dimenticato di Santa Monica: oltre duemila appartamenti previsti e poco più di cento venduti? Ogni giorno vediamo gli scheletri dei palazzi incompiuti in ogni parte della città oltre a Santa Monica: il quartiere della stazione, il Borgo 2 di Rovagnasco, Redecesio... E il nuovo lotto di Centro Parco è già tutto venduto?

Che fretta c'è di lottizzare ancora?

Qualche settimana fa parlando in consiglio del bilancio ho ipotizzato che questa “ansia” di lottizzare fosse anche dovuta alle pressioni dei costruttori ed ho usato il termine lobby. Lei non ha gradito per niente questa mia insinuazione e mi ha risposto duramente.

La mia seconda richiesta è questa: mi dimostri che ho torto. Mi dimostri che le pressioni dei proprietari dei terreni per lei non contano e possono essere ignorate.
Glielo chiedo sinceramente e rispettosamente, cessando ogni polemica. Se avesse un senso, glielo chiederei come un favore personale. Già lei ha la responsabilità di aver approvato (come assessore) l'operazione Santa Monica, disastrosa nelle intenzioni e, fino ad ora, nel risultato.

Per il Golfo Agricolo, l'ultima grande area verde di Segrate che molti segratesi vorrebbero rimanesse sempre tale, prenda almeno la decisione di rimandare a quando la città ne avrà veramente bisogno, a quando i tanti cantieri avranno finito di lavorare.

Sono sicuro che saremo in molti ad applaudirla.

Cordialmente.

Paolo Micheli
Capogruppo consiliare di Segrate Nostra

8 maggio 2011

 
20110503 - Comunicato stampa PDF Stampa E-mail

SONO BRAVI E SEGRATE NON VUOLE PROPRIO PERDERLI

Sono diventate già più di 500 le firme a sostegno della istanza indirizzata al Comune per tutelare i dipendenti di Acquamarina messi “in mobilità” dalla liquidazione della società decisa il febbraio scorso dal Consiglio Comunale.

L'istanza con le prime firme è stata inserita in una mozione che Segrate Nostra ha presentato lo scorso 22 aprile. L'obiettivo della mozione è quello di ottenere l'inserimento di norme e criteri a tutela dei dipendenti negli atti di gara che l'amministrazione comunale sta predisponendo per affidare ad altre società la gestione degli impianti sportivi a partire dalla prossima estate.
La partecipazione dei cittadini a sostegno dei numerosi collaboratori di Acquamarina richiede una risposta coraggiosa e convincente in tempi brevi.

Inoltre, la situazione che si sta creando ci consente di porre con forza queste due considerazioni:
1. la liquidazione di Acquamarina è stata decisa frettolosamente da una maggioranza che ha valutato gli aspetti normativi ed ha privilegiato obiettivi politici ma ha tralasciato gli aspetti umani della vicenda, cioè le aspettative delle persone, oltre 100, che lavorano per la società;
2. è necessario convocare al più presto la Consulta dello Sport che è il luogo più indicato ove mettere a confronto l'amministrazione comunale, le associazioni sportive segratesi ed i rappresentanti di Acquamarina e dei suoi dipendenti.

3 maggio 2011
Segrate Nostra

 
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