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comunicati
Cemento silenzioso PDF Stampa E-mail

20140513 Comunicato stampa

golfoagricoloedificatoQuasi di soppiatto, certamente senza molto clamore. Quattro righe nascoste in un delibera di giunta di fine anno (la 126 del 19 dicembre 2013) che raccontano il tentativo di evitare la Valutazione di Impatto Ambientale.

Tentativo che gli uffici regionali, "incoraggiati" da due osservazioni presentate da WWF/Legambiente e dal nostro Paolo Micheli, consigliere regionale, hanno respinto, chiedendo la VIA e, proprio in questi giorni, una integrazione della documentazione presentata.
 
Stiamo parlando del comparto TR1, il cuore del Golfo Agricolo, quello compreso tra Milano 2 e la zona industriale Marconi. Il sito del Comune non ne fa cenno, ma sul sito della Regione vi sono tutti i documenti della più grande operazione immobiliare segratese degli ultimi trent'anni: mezzo milione di metri cubi, una previsione di oltre 3250 abitanti, un affare che vale almeno 700 milioni, probabilmente quasi un miliardo di euro.

Eccolo: sta arrivando il cemento sul Golfo Agricolo, quello che secondo la più sfacciata delle promesse elettorali di Alessandrini avrebbe dovuto essere trasformato per il 90% in verde pubblico, quello che secondo l'ex assessore Zanoli sarebbe stato il più prestigioso parco pubblico di Segrate. Eccolo qui, sta arrivando.

Segrate Nostra sostiene l'azione di contrasto portata avanti dal Comitato Golfo Agricolo contro questa follia urbanistica e si opporrà, in Consiglio Comunale, in Regione e, soprattutto, tenendo vigili i cittadini più sensibili perché questa follia non abbia luogo.

Segrate, 13 maggio 2014

Segrate Nostra


 
50 giorni PDF Stampa E-mail

20140505 - Comunicato stampa

brebemiTra una cinquantina di giorni, ai primi di luglio, verrà aperta la BreBeMi. All'inaugurazione prevista a Fara Olivana con Sola, nella bassa bergamasca, è atteso il presidente Giorgio Napolitano. Speriamo che il presidente non venga a sapere che questa grande opera dal costo di circa 1600 milioni di euro ha un problema. Infatti le auto e i TIR che la imboccheranno a Brescia per raggiungere direttamente Milano con un risparmio di circa 40 km rispetto al percorso autostradale della A4, arrivati a Melzo dovranno imboccare la Cassanese o la Rivoltana e finiranno nell'imbuto segratese.

Proprio qui a Segrate i mezzi in arrivo da Brescia per raggiungere Milano o la tangenziale Est dovranno arrancare sulle rotonde a fagiolo della Cassanese e attraverso i rondò e i semafori che portano al Forlanini, perdendo buona parte del tempo risparmiato usando la nuova autostrada.

Il nostro sindaco ha detto che non è tempo di polemiche, che ci aspetta un anno (almeno) problematico ma che alla fine ne usciremo.
Il nostro sindaco fa parte della maggioranza che ha amministrato Segrate negli ultimi vent'anni: ne ha fatto parte dal 1996 come consigliere, dal 2000 come assessore, dal 2005 come Sindaco. "Segrate libera dal traffico" era il primo punto del suo programma di mandato.
Nessuna polemica, non ce n'è bisogno. Parlano i fatti.

Mentre Pioltello festeggia l'interramento della Cassanese (800 m, pagato dalla Brebemi), noi a Segrate festeggiamo l'imbuto.

Segrate, 5 maggio 2014

Segrate Nostra

P.S. Martedì in consiglio regionale si discuterà la mozione del Patto Civico e PD sul collegamento a Segrate tra la Brebemi e la tangenziale est di Milano (Cassanese bis). Primo firmatario della mozione è il nostro Paolo Micheli.


 
2014 - Riprendiamoci la Boffalora PDF Stampa E-mail

20140331 - Comunicato stampa

E' dal 2010 che lo ripetiamo: la convenzione "Cascina Boffalora/Santa Monica" è stato un clamoroso errore politico sul quale occorre fare marcia indietro nel modo più radicale.

Fu una scelta sbagliata, un'offesa al territorio non solo di Segrate ma di tutta la Martesana decidere di realizzare sull'area agricola della Boffalora, tutta sul confine con il Parco agricolo delle Cascine di Pioltello, un nuovo quartiere di tre/quattromila abitanti che avrebbe dovuto essere dotato di scuole, aree commerciale e perfino, nel progetto iniziale, di una nuova chiesa parrocchiale.

Un nuovo quartiere, isolato dal resto di Segrate, al posto di un parco agricolo.

Allora nel 2010, non sapevamo ancora che il "criterio Boffalora" sarebbe stato esteso su tutto il territorio comunale, come invece è accaduto quando questa maggioranza ha approvato un PGT che prevede di costruire su tutte le ultime aree agricole di Segrate.

Sapevamo però che la costruzione si era fermata, che era in corso una inchiesta penale che ha portato nel 2013 alla condanna degli imprenditori campani Dante e Luigi Siano a 4 anni e 6 mesi e dell'ex direttore generale della Cassa di Risparmio di Ferrara Gennaro Murolo a 3 anni, che le famiglie che avevano impegnato i propri risparmi comprandosi una casa nel nuovo quartiere avevano a che fare con difficoltà e problemi (i box sotterranei allagati, alte spese condominiali).

Ora le ultime notizie: la fideiussione che garantiva il comune di Segrate dalle inadempienze dei costruttori e che avrebbe dovuto far entrare nelle casse comunali oltre 20 milioni di euro è scaduta e comunque non è più incassabile.

Va accertato di chi sia la responsabilità di questa incredibile situazione ma soprattutto va presa una decisione definitiva e radicale. Di fronte alle inadempienze sempre più gravi della immobiliare Vegagest la convenzione va dichiarata scaduta e ogni diritto edificatorio va definitivamente annullato.

La parte non ancora edificata della Boffalora, che per fortuna è ancora tantissima, va riportata a verde agricolo ed inserita nel Parco agricolo Intercomunale.

E' un gesto coraggioso, nel quale ci hanno preceduto amministrazioni comunali coraggiosamente impegnate nella salvaguardia del territorio: Cernusco sul Naviglio e Desio, tanto per fare due esempi di comuni i cui PGT hanno aumentato le aree agricole, anziché diminuirle o farle sparire.

L'abbiamo detto e lo ripetiamo: riprendiamoci la Boffalora.

Segrate, 31 marzo 2014

Segrate Nostra

 
Segrate, linea blu PDF Stampa E-mail

20140325 - Comunicato stampa

prolungamento-linate-segrate-pioltelloI lavori della MM4 - la linea blu - sono iniziati due anni fa e ieri, alla presenza del ministro Lupi e dell'assessore regionale Del Tenno, sono stati inaugurati i lavori di scavo della nuova linea che prevede la realizzazione di una metropolitana ad automazione integrale lungo un percorso di circa 14 chilometri dall'aeroporto di Linate alla Stazione F.S. di Milano San Cristoforo, per un totale di 21 fermate.

Se tutto va bene - ma la previsione viene considerata assai ottimistica -  solo un primissimo tratto di quest'opera potrebbe entrare in funzione in tempo per l'Expo: da Linate a Forlanini FS. Il completamento di tutta la linea è previsto per la fine del 2021.

La linea Blu sarà la prima linea di metropolitana che arriverà sul territorio segratese; nelle ipotesi future è previsto un suo prolungamento alla stazione di Segrate e poi a Limito e Pioltello.

La mobilità segratese ha assoluto bisogno di questi sbocchi, sia pure in una prospettiva di medio periodo.

Per ottenere ciò, però, Segrate ha assoluto bisogno di una nuova amministrazione comunale, meno distratta sui problemi della mobilità rispetto all'attuale Giunta Alessandrini che ci sta per regalare sulla Cassanese e sulla Rivoltana buona parte del traffico della Brebemi senza aver fatto nulla di reale per mitigarne l'impatto sulla viabilità e sulla salute dei residenti.

Segrate ha assoluto bisogno di una nuova amministrazione comunale che, invece di consumare tutto il suolo agricolo e disseminare la città di scheletri di edifici incompiuti, dedichi ogni sua attenzione alla qualità della vita dei segratesi.

Segrate ha assoluto bisogno di un grande cambiamento.

Segrate, 25 marzo 2014

Segrate Nostra

 
Altro bitume? No, grazie! PDF Stampa E-mail

20140304 - Comunicato stampa

La Lucchini Artoni, che per anni ha investito buona parte degli abitanti di Segrate con le emissioni maleodoranti della lavorazione del bitume, non esiste più. Ma al suo posto è in arrivo un'ennesima speculazione edilizia che riguarderà un area che, per quanto abusivamente degradata ed in futuro toccata dalla tangenzialina, è ancora in parte a destinazione agricola secondo il PGT approvato nel 2012.

Otto capannoni, un edificio di uffici, nove edifici commerciali ed un ristorante, settemilacinquecento metri quadri di parcheggi.

Come se a Segrate non ci fossero capannoni vuoti con vecchi cartelli di vendesi o affittasi; come se il centro direzionale di Milano Oltre non sia semivuoto; come se non fossimo nel comune che ha approvato un PGT con uno dei più alti incrementi di consumo di suolo ed aumento di popolazione della Lombardia.

Sono molti gli aspetti criticabili di questo intervento che appare proprio come il risultato di una trattativa tra amministrazione comunale e proprietà del bitumificio, trattativa nella quale chi perde è il nostro territorio. Si costruisce troppo, si aumenta il consumo di suolo, si vanno a toccare degli antichi tracciati fontanili dai nomi preziosamente storici: Simonetta e Borromeo...

Il motivo di tanta determinazione? L'assessore al Territorio lo ha detto chiaramente in un'intervista: introitare tre milioni e mezzo di oneri di urbanizzazione per far quadrare il bilancio delle opere pubbliche.

L'approvazione del piano di lottizzazione però dovrebbe avere un passaggio in Consiglio Comunale.

E in Consiglio, in città, sulla stampa, nella rete noi ci metteremo di traverso a questo ennesimo attentato; e lo faremo con la determinazione di sempre.

Segrate, 4 marzo 2014

Segrate Nostra

 
Asfalto un po' troppo rosso PDF Stampa E-mail

20140120 - Comunicato stampa

Fu Fabrizio Ciapini (ex consigliere comunale) a sollevare per primo nel 2011 il problema dei costi del rifacimento dell'asfalto rosso della strada di spina di Milano 2. I primi 16.000 mq di asfaltatura costarono allora 766.200 €; gli ultimi 12.000 mq, autorizzati dalla prima delibera di Giunta Comunale del 2014, costeranno altri 654.500 €.

Aumenta il costo al mq, che passa dai 48 € del 2011 a 55 €. Il costo non è solo quello dell'asfalto, ovviamente copre tutto il lavoro: togliere l'asfalto vecchio, rifare il fondo, le rampe, i tombini, la segnaletica... Ma utilizzare l'asfalto rosso anziché il comune asfalto nero costa di più: intorno a 10€ al mq. Non è poco. Vuol dire, tra il tratto già fatto e quello che verrà fatto a breve, 280.000 € in più.

Un lusso estetico che secondo molti un quartiere di pregio come Milano 2 potrebbe meritare.

In tempi di "vacche grasse" forse sì. Ma con i chiari di luna del bilancio, non era meglio trovare una soluzione più economica?

Ce lo chiediamo, come se lo chiese Fabrizio Ciapini che pure a Milano 2 ci vive, e ce lo chiederemo alla prima occasione in cui il Sindaco dirà che non ci sono i soldi per riparare una buca o riparare il tetto della Scuola Media Sabin.

Segrate, 20 gennaio 2014

Segrate Nostra

 
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