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vendesiterreno20141027 - comunicato stampa

In Regione Lombardia è stato presentato un progetto di legge che modifica il testo della principale legge regionale sull'urbanistica. Purtroppo il testo non prevede alcun limite a nuovi consumi di suolo per i prossimi tre anni e introduce addirittura incentivi per le nuove edificazioni.

Sempre dalla Regione arriva però uno spunto interessante: è un parere legale degli uffici regionali alla richiesta di chiarimenti presentata da un consigliere della minoranza.
Una delle domande si riferiva alla possibilità di ri-conversione di un terreno edificabile ad agricolo: "Se un PGT classifica un'area come edificabile, quali diritti mantengono i proprietari se l'Amministrazione Comunale, cambiando in seguito il PGT, riclassifica come agricola un'area a uso residenziale o produttivo?".

La risposta, preceduta da una lunga premessa sulla normativa, sulla giurisprudenza e su pareri di esperti, è stata questa:
"...il contesto pubblicistico nel quale i diritti si pongono non rende gli stessi immuni dal potere di revisione del piano da parte dell'amministrazione, cioè dal c.d. ius superveniens. Vi è sempre infatti la possibilità che una variante modifichi in peius i diritti edificatori o anche li estingua."
Il parere legale di un ufficio regionale non ha la forza di una legge né di una sentenza. Questo parere, riportato alla realtà di Segrate, porta almeno a un paio di considerazioni.

La prima: ciò che il proprietario dell'area considera una "modifica in peius" può essere una modifica "in melius" per la comunità, ossia per i cittadini. E a ciò l'amministrazione  locale dovrebbe tendere. Naturalmente, non sarebbe una scelta a compiersi a cuor leggero, dal momento che la tassazione dell'area edificabile è più alta rispetto a quella di un'area a uso agricolo.

La seconda: una forza politica che alle elezioni comunali della prossima primavera presentasse come parte del proprio programma:
"Noi riporteremmo a verde agricolo tutte le aree del territorio comunale che sarà possibile riclassificare" non fa una proposta velleitaria o rivoluzionaria ma esprime un punto programmatico serio concretamente supportato dal parere di autorevoli esperti legislatori.
Noi nel nostro programma questo punto lo scriveremo.

Segrate, 27 ottobre 2014

Gianluca Poldi
Portavoce di Segrate Nostra