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Redecesio est: la posizione di Segrate Nostra PDF Stampa E-mail

20121222 Comunicato stampa

L'intervento immobiliare di REDEST (pubblicizzato come "Giardini Milano Life") riguarda un'area di circa 100.000 m2 posti tra il laghetto di Redecesio e l'area dell'ex dogana. Secondo quanto si legge sul PGT, è previsto che qui vengano realizzate nuove costruzioni per un totale di 46.600 m2, destinate ad alberghi (28.400 m2), uffici (1.000 m2) e abitazioni (17.200 m2). Circa il 20% delle abitazioni (3.333 m2) è riservato all'edilizia convenzionata, cioè alla realizzazione di appartamenti messi in vendita al costo prefissato di 2.150 € al m2 e riservati a famiglie segratesi con valore ISEE non superiore a 75.000 €.

Qual è il problema?
Il solito: a Segrate come altrove l'edilizia subisce la crisi di tutta l'economia e la vendita delle case va a rilento anche per gli appartamenti a prezzo “calmierato”. Il risultato è che dopo un anno dal rilascio del permesso di costruire, secondo la proprietà sono stati prenotati solo 16 appartamenti “convenzionati”, pari a circa un quarto del totale.
Considerato che buona parte delle famiglie segratesi ha un valore ISEE inferiore a 75.000 €, il flop dell'operazione è evidente; d'altra parte quanto accade non è una sorpresa considerato che Segrate è piena di case in vendita.

L'Immobiliare REDEST ha pertanto chiesto una modifica della convenzione: poter vendere gli appartamenti in edilizia convenzionata anche ai non segratesi che abbiano lo stesso limite ISEE ma ad un prezzo un po' più alto (2.250 € al m2), ottenuto sommando al prezzo base altri 100 € al m2 per "diritti di agenzia".
Il Sindaco, l'assessore Zanoli e i loro sostenitori hanno deciso prontamente e senza alcuna contropartita di accontentare l'immobiliare e per questo nell'ultima riunione di Consiglio comunale hanno portato al voto una delibera che prevede quanto richiesto da REDEST.

Segrate Nostra è tra le forze politiche che a tutto questo hanno detto di no: lo ha detto a suo tempo in Commissione consiliare Territorio, lo ha detto con chiarezza nella discussione in Consiglio comunale il 19 dicembre e lo ha confermato col voto finale.
Perfino la Lega Nord ha espresso le proprie perplessità, astenendosi.

Votare a favore dell'Immobiliare come ha fatto sorprendentemente il PD, portando oltretutto alcune argomentazioni assai discutibili ed altre facilmente confutabili, non ci è sembrata affatto una buona idea.
Il fatto poi che chi costruisce sia CMB (Cooperativa  Muratori e Braccianti - un colosso nel mondo delle cooperative), rende il voto favorevole dei consiglieri del Partito Democratico - con l'eccezione di Mongili, che ha abbandonato l'aula, e di Carrieri, assente - ancora più sconcertante.

22 dicembre 2012

Segrate Nostra