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Diamo un futuro a Segrate: le idee cardine di Segrate Nostra Stampa

michelisindaco

20150217 - comunicato stampa

Governare una città significa pensare non solo al suo presente, ma anche al suo futuro: bisogna avere una visione sia sul breve che sul lungo termine.

La visione di Segrate dell'attuale maggioranza è mostrata a tutti chiaramente con l'approvazione dello strumento di pianificazione del territorio, il PGT, in cui ha previsto di far costruire su tutti gli spazi verdi residui e aree agricole e portare così Segrate dagli attuali 35.000 abitanti a ben oltre 50.000. In più, le numerose aree commerciali costruite o in via di costruzione. Più un pezzo d'autostrada (BreBeMi) che attraversa Segrate senza adeguate opere di mitigazione, più l'assedio dei quartieri (Milano 2 tra gli ultimi) con nuovi centri commerciali e capannoni.

Il tutto condito dal lentissimo completamento delle piste ciclabili, improbabili piantumazioni alberi di alto fusto negli spartitraffico della Cassanese (mantenuti dalle tasse dei cittadini) e qualche promessa di parco.

La qualità della vita attuale, forse un po' migliorata rispetto a qualche anno fa, non sarà tale, purtroppo, tra 5 o 10 anni: è dimostrato da ricerche e da molte realtà occidentali che investire nel mattone, nell'incremento di popolazione e nel commerciale non produce benefici reali per la popolazione, non produce reddito diffuso, complica il traffico, aumenta i tempi di percorrenza e neppure produce sufficienti posti di lavoro sul territorio. Ciò porta tutt'al più qualche piccola comodità per la spesa sotto casa, in auto.

Noi abbiamo per cinque anni combattuto strenuamente dai banchi della minoranza con questo modo antiquato di intendere il territorio e la politica, i cui effetti non tardano ad arrivare.

E' tempo di futuro a Segrate, è davvero tempo di cambiare.

La nostra città ha tutte le risorse in termini di idee, di persone, di localizzazione, di infrastrutture, per diventare una piccola città modello alle porte di Milano.

Se dovessimo condensare in tre parole chiave il nostro pensiero: il futuro significa cultura, territorio, lavoro. E su tutto, sempre massima trasparenza e partecipazione dei cittadini nelle scelte più importanti che riguardano da vicino il loro ambiente e la loro vita.

Questi sono i punti di forza del nostro programma di lista civica che presenta il candidato sindaco, Paolo Micheli:

CULTURA significa formare un'attenzione verso educazione, ricerca, istruzione, aggregazione, accessibilità, multi- e inter-culturalità, coinvolgimento delle migliori esperienze e pratiche dentro e fuori Segrate. E in questo contesto, non in modo estemporaneo e casuale ma sostanziale e vitale: musica, teatro, letteratura, arte, scienza.

Massima sinergia con le scuole. E insieme legalità, ascolto e trasparenza dei processi. Solo facendo crescere con attenzione gli adulti di domani si può prospettare un futuro migliore.

TERRITORIO per noi vuol dire valorizzare un insieme articolato di ambiti e temi che ci riguardano da vicino: qualità della vita, ambiente, ecologia, energie rinnovabili, sicurezza, connettività (mobilità, viabilità), servizi (sociali, sportivi, abitativi...), associazioni, volontariato, parrocchie. E ovviamente un nostro punto fermo: la difesa delle aree verdi superstiti, la promozione del recupero di edifici dismessi anziché la costruzione di nuovi, la garanzia dei servizi ai nuovi quartieri, in primis l'area della stazione (oggi ancora indecorosa) - Segrate Village - e della ex-Boffalora.

LAVORO per noi e per i nostri figli, significa attivare tutte le potenzialità di una città: puntare verso il domani è costruire già oggi un territorio ospitale per le imprese più dinamiche e costruire insieme un futuro e un presente di occupazione. Non si è fatto nulla di serio per attrarre le piccole e medie imprese tramite servizi e agevolazioni, nulla per fare di Segrate un luogo modello per l'innovazione tecnologica e per la ricerca. C'è molto da fare e ciò spesso viene dalle forze dinamiche e propositive esterne ai partiti.

Al centro di una città, di un luogo, non possono che esserci le persone, quelle che ci vivono e quelle che lo attraversano.

Il futuro: dalla vecchia logica del connettere i quartieri tramite il cemento (occupazione del suolo) alla logica del connettere le persone attraverso educazione, cultura e innovazione.

Puntiamo a fare di Segrate un territorio guida per la Città Metropolitana e uno dei migliori esempi amministrativi a livello nazionale.

Segrate, 17 febbraio 2015

Gianluca Poldi

Portavoce di Segrate Nostra